in occasione della serata finale e delle premiazioni del concorso dialettale El Riàl, l’Associazione Culturale Movimento dal Sottosuolo propone:
I DIALETTI NELLE VALLI DEL MONDO
spettacolo di musica e poesia
domenica 22 gennaio 2017
alle ore 17:00
presso il Teatro Bonoris di Montichiari (BS)
musiche di:
Angel Galzerano, Vincenzo Santoro, Maurizio Murdocca (Trio Pangea) e di Jamal Ouassini (violino)
con i poeti:
Basir Ahang (Afghanistan), Viorel Boldis (Romania), Lisa Bortolato (Venezia), Luigi Cappella (Pennabilli), Rosana Crispim Da Costa (Brasile), Giovanni Fierro (Gorizia), Andrea Garbin (Castel Goffredo, MN), Valbona Jakova (Albania), Enrico Ferrario (Montichiari, BS)
regia di Rosana Crispim Da Costa
presentano
Antioche Tambre Tambre e Lori Duka
palchi e Platea – 7€
loggione – 5€
Per informazioni info@movimentodalsottosuolo.com
dall’INTRODUZIONE del libro
La Valmarecchia, sede di civiltà e culture millenarie, un solco angusto che unisce la Toscana con il mare Adriatico, ha visto transitare nei secoli viandanti, migranti, transfughi di ogni genere, in cerca di pane e migliori fortune, in rotta dopo una sconfitta, in fuga dalle carestie e dalle epidemie che li avevano decimati. Non è un caso che, percorrendola, a breve distanza l’uno dall’altro, si scorgano ancora, sulle cime delle colline circostanti, i profili austeri e vigili di torri, castelli e borghi fortificati, da cui si controllavano ponti e valichi, si imponevano balzelli, si difendevano le popolazioni locali da ospiti sgraditi. In tempi più recenti la Valmarecchia ha visto partire tanti suoi figli, travolti dalle guerre, dispersi nei campi di prigionia, migranti nel mondo alla ricerca di lavoro, nelle Americhe e nel Nord Europa soprattutto, dalla “buga”, la miniera di zolfo di Perticara, alle gallerie di quella di Marcinelle, da cui molti furono inghiottiti. Quando, nel 2012 l’associazione culturale D’là de’ foss vara il progetto “I dialetti nelle valli del mondo”, una rassegna di poesia e musica destinata a percorrere la Valmarecchia dal mare ai versanti dell’Appennino toscano, affidandone la direzione a una “immigrata” brasiliana, la poetessa Rosana Crispim Da Costa, vuole celebrare i flussi di genti del passato e quelli dei moderni migranti provenienti da tanti diversissimi paesi dell’Europa e del mondo, confrontarne le culture, le tradizioni e svelarle a chi ancora non le conosce. La rassegna ha presentato di anno in anno affermati poeti di origine straniera che scrivono in italiano e poeti italiani che scrivono in dialetto: tutti leggono personalmente le proprie liriche accompagnati da musicisti di grande talento in sintonia con il passo della recitazione. Alla vigilia della IV edizione mi sento di affermare che la rassegna “I dialetti nelle valli del mondo” ha raggiunto l’obiettivo che i promotori si erano prefissati: quello di significare, attraverso la proposta di artisti di alta qualità, le affinità e i contrasti tra culture lontane fra loro perché conoscere è l’unico modo per abbattere barriere precostituite, per annullare pregiudizi, prevaricazioni e discrimini, per integrarsi senza perdere ciascuno il proprio patrimonio di secolare saggezza e civiltà, per arricchirsi l’uno delle prospettive dell’altro. Questa antologia rappresenta lo specchio di quanto realizzato finora dal progetto “I dialetti nelle valli del mondo” attraverso gli spettacoli tenutisi a Santarcangelo, Pennabilli e Sant’Agata Feltria e si propone di dilatare attraverso la lettura le emozioni che gli artisti hanno saputo trasmettere al pubblico che li ha seguiti con passione nelle sale di alcuni tra i più antichi e suggestivi teatri della Romagna. Seppure sia impossibile rivivere semplicemente attraverso la lettura l’atmosfera fiabesca e avvincente creata dalle architetture e dalle luci, dalla fusione delle parole dei poeti e dei ritmi dei musicisti, sono convinto che la passione, la fantasia, l’ironia, la nostalgia e i variegati sentimenti che trapelano da queste rime non mancheranno di coinvolgere ed emozionare chi saprà sfogliare questo libro aprendo il cuore ai messaggi profondi che contiene.
Alfredo Spanò
Presidente dell’associazione culturale pennese D’là de’ foss
POETI PARTECIPANTI
Basir Ahang (Afghanistan, 1984) è poeta, giornalista e attivista per i diritti umani. Ha iniziato la sua carriera scrivendo per diversi giornali locali, e lavorando come produttore radiofonico. Nel 2006, in Afghanistan, iniziò a collaborare con un giornalista del quotidiano La Repubblica. In quel periodo il giornalista e fotografo Gabriele Torsello venne rapito dai Talebani nella provincia di Helmand. Basir è stato direttamente coinvolto nella liberazione del giornalista, ottenendo rapporti confidenziali da parte delle autorità dei talebani che detenevano Torsello. Ha avuto così modo di conoscere i nomi dei rapitori. Dopo il rilascio di Torsello, è stato oggetto di minacce e intimidazioni da parte dei Talebani e per questo costretto a fuggire dall’Afghanistan. Nel 2008 ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Italia dove tuttora studia e lavora. In Italia ha lavorato anche come interprete e mediatore culturale. Nel 2009 e 2010 ha viaggiato in Grecia per documentare la tragica situazione dei rifugiati. Il resoconto dei due viaggi è stato raccontato ne documentario La Voce di Patrasso e in molti articoli su numerosi giornali online. Da anni si occupa di diversi progetti volti a richiamare l’attenzione sulla situazione del suo paese e soprattutto del popolo Hazara, uno dei maggiori gruppi etnici in Afghanistan; a questo fine ha fondato assieme ad altri giornalisti e attivisti il sito www.hazarapeople.com. Quest’etnia è infatti da tempo immemorabile oggetto di discriminazioni e tentativi di pulizia etnica in Afghanistan e Pakistan. Basir ha anche collaborato con UHNCR (Agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati). Tra i siti che hanno pubblicato i suoi articoli vanno annoverati Kabulpress, “BBC” Persian, Deutsche Welle, Al Jazeera, Radio Zamaneh e Frontiere News. In qualità di giornalista e attivista per i diritti umani Basir è stato inoltre candidato al premio Images and Voices of Hope’s 2014 negli Stati Uniti.
Viorel Boldis è nato nel 1966 a Oradea, in Romania. Ha lavorato come giornalista per un quotidiano locale, dove è stato capo redattore. Nel 1992 emigra in Grecia. Nel 1995 arriva in Italia. Ha lavorato come traduttore e mediatore culturale e dei conflitti interculturali preso la Provincia di Brescia. Ha pubblicato le raccolte di poesie Da solo nella fossa comune (Gedit edizioni, Bologna, 2006); Rap…sodie migranti (Centro Studi Tindari Patti, 2009); 150 grammi di poesia d’amore (Rediviva Edizioni, Milano, 2013). Ha pubblicato i libri illustrati per ragazzi Sono partito dall’altra parte del libro per incontrarti – Amir(Sinnos, 2009) con illustrazioni di Lucia Sforza; Il fazzoletto bianco (Topipittori, Milano, 2010) con illustrazioni di Antonella Toffolo.
Lisa Bortolato é nata a Venezia. Attualmente vive a Mira, sulla riviera del brenta. A 16 anni ha vinto il concorso nazionale “Piccolo poeta” svoltosi a Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno. L’anno seguente si è classificata al 5° posto del concorso internazionale “Città di Venezia” svoltosi a Mestre. Negli ultimi anni sta lavorando al un progetto personale per l’uscita della sua prima pubblicazione.
Luigi Cappella è nato nel 1952 a Pennabilli, in un isolato casolare, La Villa, nell’alta Valmarechia. Dal 2014 è sindaco di Casteldelci. Figlio di agricoltori, si laurea in medicina a Bologna nel 1977 e torna nella sua terra d’origine nella veste di medico di famiglia. Arriva alla poesia in età adulta, solo dopo aver imparato, camminando solitario nei luoghi della sua infanzia, a contemplare e amare la natura in ogni sua forma e, se da ragazzo provava disagio e persino vergogna delle sue origini contadine e arrossiva mangiando il “pane nero” cotto dalla madre, ora esalta i valori di quel mondo e non perde occasione per custodirne e tramandarne la memoria. Attraverso le passeggiate esplora e riscopre la sua terra, la sua gente; nei suoi versi racconta con lo stupore di un bambino gli incontri con le cose del mondo, vissuti in attento silenzio, ascoltando ogni volta quanto hanno di grande da offrirci. Le sue poesie nascono dal desiderio di comunicare e far sorgere nelle persone le emozioni di quegli “incontri”: sono frammenti di vita dipinti con i colori del cielo e della terra, dove riecheggiano i suoni della vita rurale, i giochi dei bimbi, i rumori e i silenzi della natura. Frammenti che fanno rivivere quell’istante in cui la vita sembra chiara come la luce del giorno.
Rosana Crispim Da Costa è nata a San Paolo del Brasile. Vive da diversi anni in Italia. Ha pubblicato la raccolta di poesie e prosa Il Mio Corpo Traduce Molte Lingue con Fara Editore. Ha collaborato con radio e televisioni private, realizzando servizi di attualità e costume. Ha pubblicato Desejo. Da diciotto anni è docente di giochi interculturali. Di recente ha iniziato l’attività di paroliere per diversi musicisti. Si presenta in diverse città con lo spettacolo Poesie e Suoni Oltre i Confini insieme ai musicisti Jamal Ouassini e Arup Kanti. Dal 2008 si presenta con lo spettacolo di lettura e musica Perla Nera, tratto da un suo racconto scritto per il progetto Melting Plot. Nel maggio di 2010 ha pubblicato la sua ultima antologia Tra Mura di Vento (Centro Studi Tindari Patti). È l’ideatrice e regista del progetto I dialetti nella valli del mondo con la collaborazione dell’associazione DLA’ DE FOSS di cui è socia fondatrice. Ha avuto diverse esperienze come attrice in Brasile e in Italia.
Giovanni Fierro è nato nel 1968 a Gorizia, dove vive. Suoi testi sono stati pubblicati nelle antologie “Frantumi” (2002) e Prepletanja – Intrecci (2003) e nel dicembre 2004 nella sua prima raccolta poetica Lasciami così, edite da Sottomondo Gorizia. Nel gennaio 2007 ha pubblicato Acque di acqua, raccolta di sette testi, inerenti al dvd “Jùdrio” dell’artista cormonese Mauro Bon. Gli stessi testi, integrati da nuovi scritti, sono apparsi nell’antologia Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nord-Est (Fara Editore, 2008). Nel febbraio 2011 è uscita la sua ultima raccolta Il riparo che non ho, con prefazione di Claudio Damiani e quarta di copertina firmata da Monique Pisolato, edita da Le Voci della Luna. Nel dicembre 2011, cinque suoi nuovi testi a titolo Una tregua sono ospitati sulle pagine dell’Almanacco dello Specchio 2010 – 2011, edito da Mondadori. Ha partecipato a varie letture e festival poetici in Italia, Slovenia, Croazia, Austria e Repubblica Ceca. È tradotto in portoghese, sloveno, tedesco, croato, ceco e friulano. Collabora con il quotidiano Il Piccolo e la rivista IsonzoSoča. Cura la rivista mensile online “Fare Voci. Giornale di scrittura” (www.isontina.beniculturali.it). È responsabile della collana di poesia “Fare Voci”, per l’editore Qudu di Bologna.
Andrea Garbin (Castel Goffredo, MN), ha pubblicato i libri di poesia Il senso della musa (Aletti, 2007); Lattice (Fara, 2009); Viaggio di un guerriero senz’arme (L’Arca Felice, 2012); Croce del sud (Gilgamesh, 2013). Suoi racconti sono inclusi nelle antologie Per natale non esco (Transeuropa, 2008); Il rumore degli occhi (Ed.Creativa, 2009). Ha partecipato ai festival OttobreInPoesia (Sassari); La poesia resistente (Salerno). Nel 2015 è tra gli ospiti del festival Curtea De Arges Poetry Nights, in Romania, per ricevere il Grand Prize Orient-Occident For Arts. È fondatore del Movimento dal Sottosuolo, gruppo, con sede di ritrovo presso il Caffé Galeter di Montichiari (BS), autore del libro Manifest’Azioni dal Sottosuolo (Seam, 2014). Ha tradotto il libro Nascita Volatile (Thauma, 2012). Per Gilgamesh Edizioni dirige la collana di poesia “Le zanzare”. Negli Stati Uniti ha pubblicato Border Songs (CC.Marimbo, 2011) tradotto da Jack Hirschman, ed è inserito nella seconda antologia della Revolutionary Poets Brigade: Heartfire. Nel 2016 ha pubblicato “Canti di Confine” (Ass.Pellicano).
Valbona Jakova, poetessa e traduttrice albanese, giunge in Italia nel 1991. Vive a Ghedi, in provincia di Brescia. È membro del Movimento dal Sottosuolo. Nel 1995 Pubblica la sua prima raccolta di poesie in albanese Enigmat e Pasmesnatës (Enigmi di dopomezzanotte). Nel 1998 pubblica Kujt i takon kjo buzëqeshie e brishtë? (A chi tocca quest’esile sorriso?). Nel 1999 Escono le due traduzioni di Ungaretti: Raccolta di 37 poesie (ed. Mondadori); e di Neruda, Venti poesie d’amore e una canzone disperata (edizioni Accademia). Nel 2000 Presenta a Tirana la traduzione del libro di Padre Livio Fanzaga Perché credo a Medjugorje? (Sugarco Edizioni, best-seller dell’anno 98). Nel 2001 collabora come coautrice per il testo bilingue Ti racconto il mio paese, edito dall’editrice Vannini. Ad agosto presenta la seconda opera tradotta di Padre Livio Fanzaga Il Falsario (ed. Sugargo Edizioni,1999). Nel 2006 cura il testo bilingue di fiabe albanesi Donne, cacciatrici e perfidi imbroglioni (Sinnos Editrice). Nel 2007 pubblica in lingua albanese la raccolta di fiabe per ragazzi Gershetet e Eres (Weso Editrice, Tirana). Nel 2010 pubblica La tempesta delle ore (Albatros).
Enrico Ferrario (Montichiari, 1963) vive nel quartiere di Borgosotto, dove prende corpo la sua passione per la brescianità e per le tradizioni della vita contadina. Fin da ragazzo inizia a frequentare i teatri e ad assimilarne il fascino. Nel 1994 viene notato da Beppe Boschetti che lo invita ad unirsi alla compagnia “Café dei piöcc”. Da allora ha partecipato a tutte le rappresentazioni. Stimolato dall’amico poeta Peppino Mura si avvicina all’arte della poesia e inizia a scrivere le prime liriche in vernacolo. Nel 2003 vince il Premio nazionale G.Modena. Nello stesso anno pubblica la prima raccolta “Dal mè cör al foi”. Nel 2004 presenta la mostra “Pèna e Penèl”, simbiosi di quadri e poesie, cui segue, nel 2006, il DVD “Enrico Ferrario e le sò poezie”
MUSICISTI PARTECIPANTI
Angel Galzerano (chitarre e voce) nasce a Montevideo(Uruguay). Risiede in Franciacorta, provincia di Brescia, dove svolge la sua attività di chitarrista e cantautore. Ha composto colonne sonore per opere teatrali e per documentari RAI. Dagli anni Novanta a oggi ha pubblicato diverse raccolte musicali di propri brani con gruppi di musica popolare e d’autore come “Angel Galzerano Quartet” e “Canto libre”. Opera nell’ambiente sccolastico in qualità di insegnante di chitarra, realizzando progetti interculturali e concerti didattici. Nel 2010 pubblica “Di qui e d’altrove”, scritti che raccontano storie di emigranti italiani in Sud America, presentato all’Università La Sapienza di Roma e in molte città italiane come spettacolo letterario-musicale. Nel 2014 ha pubblicato “Cronache sentimentali di un italiano a metà” (Gilgamesh Ed.), racconti tra Italia e Uruguay.
Vincenzo Santoro, diplomatosi in flauto al Conservatorio di Bari, ha compiuto un percorso di studio e di ricerca nell’ambito della musica popolare tradizionale del sud Italia, con particolare riferimento alla ricerca delle sonorità della tarantella pugliese (la pizzica) di cui oggi è diffusore in territorio bresciano, città dove vive dal 2001. Ha iniziato gli studi musicali all’età di sei anni guidato dal violinista e poeta dialettale barese Peppino Santoro, zio di suo padre. Ha coordinato il gruppo La Compagnia della Vocata e con il chitarrista Giorgio Cordini nel progetto “Disarmati“, al fianco dei violinisti Michele Gazich e Stefano Zeni. Con il gruppo etno-folk “L’Archidamo“ ha registrato un CD dal vivo, e ha all’attivo una collaborazione col cantautore bresciano Daniele Gozzetti per promuovere le sue produzioni.
Maurizio Murdocca è un percussionista esperto suonatore di Tabla (percussioni tradizionali dell’ India). La sua formazione musicale avviene in India dove approfondisce lo studio sotto la guida di Maestri di fama mondiale, diventando uno dei principali rappresentanti di questo strumento in Italia. Maurizio collabora in diversi progetti di musica classica, semiclassica e devozionale indiana, inoltre suona con gruppi di musica etnica, latina e spazia tra compositori italiani ed internazionali.
Jamal Ouassini. Nato a Tangeri (Marocco), studia al “Conservatoire de musique et de danse de Tanger”: musica arabo-andalusa, violino e musica classica, sotto la guida del violinista M° Antoine Batte. In seguito, entra a far parte dell’Orchestra Andalusa di Tangeri come violinista. Si trasferisce a Verona, dove termina i suoi studi e si diploma, come violinista, nella medesima città presso il Conservatorio di musica F.E Dall’Abaco. Nel 1984 fonda l’Ensemble Ziryab, gruppo musicale che, riunendo prestigiosi musicisti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo, tra gli anni ‘80 e ‘90 ha suscitato grandi consensi nell’ambito dei più prestigiosi festival di World Music, sia in Italia che nel resto d’Europa. Numerose le sue collaborazioni nella realizzazione di musiche sia teatrali sia cinematografiche tra cui ricordiamo “Federico II” di e con Giorgio Albertazzi, “Il Viaggio di Mirnah”, “Il Castello Variopinto” e “Aladino” di e con Michel Poletti. Nel 1992 collabora alla realizzazione della colonna sonora del film “Uova di Garofano” di Silvano Agosti, presentato alla Biennale di Venezia. Da ricordare anche la colonna sonora del film “Nikebe”, di Chalier Owens. Come direttore e violinista dell’Orchestra Arabo-Andalusa di Tangeri, ha pubblicato il CD “Incontro a Tangeri”. Collabora, nel 1998, alla realizzazione dello spettacolo Al Kamar, del pianista e compositore A.Breschi, presentato a Parigi, proseguendo il tour in Svizzera, Italia, Spagna, Irlanda, e Francia. Con “Jamal Ouassini Ensemble”, fondata nel 1999, realizza il CD “Al Kafila” (la Carovana), in coproduzione con Toscana Music Pool e Fabbrica Europa, seguito da un tour italiano a cui hanno partecipato numerosi ospiti tra cui ricordiamo: Mauro Pagani, Moni Ovadia, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi. Collabora stabilmente con Moni Ovadia nello spettacolo “Shir del essalem” (Canti per la pace). Ha collaborato con Franco Battiato nel progetto “Diwan” L’essenza del reale, in tour dal novembre 2013. Nel giugno 2014 è ospite come violinista solista presso i Giardini del Vaticano all’incontro voluto da Papa Bergoglio con Abu Mazen e Shimon Peres.
in collaborazione con:
Associazione Culturale “D’là De’Foss”
Proloco di Montichiari
Teatro Bonoris
Associazione Musicale M° Carlo Inico Banda Cittadina di Montichiari
Associazione Culturale Pellicano
Gilgamesh Edizioni
Caffé Galeter